Dintorni
Curiosità e storia dello stemma della Sardegna
La vicenda dell’emblema con i quattro mori si sviluppa nel contesto delle complesse relazioni mediterranee nelle quali l’insularità della Sardegna ha un importante ruolo di integrazione.
Lo stemma dei quattro mori comparve per la prima volta nei sigilli della Cancelleria Reale Aragonese. L’esemplare più antico risale al 1281, sotto il regno di Pietro il Grande. Dopo che la Sardegna entra a far parte della Corona d’Aragona tali sigilli vi giungono a chiusura dei documenti dei re Giacomo II (1326), Alfonso il Benigno (1327-1336) e Pietro IV (1336-1387). E’ probabile lo stemma sardo sia stato aggiunto qualche decennio dopo perchè all’epoca della stesura (1370-1386) esisteva il “Regno di Sardegna e di Corsica” comprendente entrambe le isole.
Nel 1400 si consolida la leggenda che spiega i quattro mori sullo stemma con l’intervento di san Giorgio nella battaglia di Alcoraz nel Nord della Spagna, vinta nel 1096 dagli Aragonesi contro i mori invasori che lasciarono sul campo di battaglia anche le teste coronate di quattro loro sovrani. Alla fine del secolo, quando la Corona d’Aragona e il regno di Castiglia si uniscono nel Regno di Spagna, fra gli stati della Corona, la Sardegna continua nell’uso dello stemma con i quattro mori mentre l’Aragona-Catalogna privilegia i pali catalani.
Lo stemma dei quattro mori identifica la Sardegna sotto il dominio di Carlo V. Nel corteo funebre dell’imperatore, morto nel 1558, i quattro mori sono presenti sulla bandiera e sulla gualdrappa di un cavallo condotto a mano da nobili cavalieri. In Sardegna e su documenti sardi la prima sicura attestazione dello stemma è sul frontespizio degli atti del braccio militare del parlamento sardo, i “Capitols de Cort del Stament militar de Serdenya” stampato a Cagliari nel 1591.
Dal Settecento ai quattro mori fu sovrapposto lo stemma sabaudo con aquila recante sul petto lo scudo rosso con croce bianca. La riscoperta delle identità nazionali, molto sentita nell’Ottocento, portò a percepire lo stemma dei quattro mori come simbolo identitario ed a riportarne l’origine al periodo giudicale.